venerdì 15 giugno 2012

Guida Blu 2012: troppo cemento a Otranto, troppo traffico a Gallipoli, troppe strutture a Ugento.

    Terminato l'entusiasmo dopo la premiazione, rimane da fare un'analisi a "bocce ferme" e da leggere tra le righe della classifica della Guida blu 2012 stilata da Legambiente insieme al Touring club Italia. Nella classifica pugliese, tra i comuni salentini infatti emerge Melendugno (ne abbiamo parlato qui ) e viene inserita Santa Cesarea, seppure con una sorta di penalità, per usare il gergo sportivo, con solo 2 vele blu (qui il nostro articolo precedente).


Una panoramica della Baia di Otranto (Photo tag Press)

Che dire delle altre "perle" del panorama salentino? Perchè se dobbiamo parlare di "penalità" Otranto, Gallipoli e Ugento escono tutte e tre con le "ossa rotte". Non tanto per la classifica, visto che ad Otranto, per anni eccellenza italiana e prima nella classifica della Guida blu, vanno "solo" 4 vele al posto delle abituali 5; Gallipoli che negli anni è sempre stata lì lì per "spiccare il volo" verso le 5 vele e rapprentare quindi una delle eccellenze pugliesi, scende invece a tre vele; Ugento infine chiude la lista delle "retrocesse" a 2 vele in luogo delle 3 dell'anno precedente, nonostante la sua propensione verso il turismo estero e la destagionalizzazione delle sue molteplici strutture.

    Ma cosa ha impedito a queste città di riconfermare i dati degli anni passati? "Otranto è stata penalizzata a causa del progetto del Porto turistico che prevede un'ingombrante presenza di cemento soprattutto a terra, ma anche a mare- un progetto "poco convincete" secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, quanto a Gallipoli - Le strade sono così congestionate che è impossibile accedere in molte spiagge, impossibile anche se si vuole prestare soccorso- stando sempre alle dichiarazioni di Tarantini secondo il quale la mancanza di una pianificazione mirata al traffico penalizzerebbe la Città Bella. Ugento deve la sua penalizzazione a ciò che Tarantini ha definito sulla stampa locale "una piaga dalla crescita incontrollata" ovvero i mega villaggi turistici, i resort e le strutture all-inclusive, le quali dal punto di vista economico e occupazionale sembrano invece essere un punto di forza.
Veduta della Baia di Gallipoli. (Photo Tag Press)

Non per i 21 parametri imposti per entrare nella Guida blu, di anno in anno sempre più attenta e puntuale anche sulle previsioni politiche future delle amministrazioni che prima di essere premiate, vengono analizzate scrupolosamente, valutate e ponderate. E speriamo che queste "pagelle" siano un monito anche per la classe politica locale che per il momento viene solo "rimandata a settembre".   

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